Alessio Bigagnoli, 35 enne di Verona, lavora come tecnico di laboratorio enologico e allo stesso tempo ha dato vita alla sua produzione di vini: “Bigagnoli since 2012“.
Partito nel 2012 grazie al vigneto di proprietà del padre Raffaele e del fratello Giuseppe, ha iniziato a seguire in prima persona la coltivazione delle uve fino della vendemmia. Un amico, Renato, gli ha permesso di portare l’uva presso la sua cantina, dove ha potuto seguire lui stesso il processo di trasformazione della materia prima in vino.
La prima soddisfazione è arrivata vincendo un concorso e da lì ha preso un po’ di coraggio.
Il suo asso nella manica è stato senza dubbio l’aspetto innovativo del packaging che ha permesso alle sue bottiglie di distinguersi da tutti i concorrenti.
Ha studiato la grafica delle sue etichette assieme ad un amico: volevano qualcosa di diverso dal classico e capace di colpire l’attenzione delle persone. A vedere il risultato… ci sono riusciti in pieno!
Il suo Bardolino (classico, chiaretto e chiaretto spumante) ha convinto veramente tutti risultando il vincitore del premio etichetta dell’anno 2014 e del premio speciale packaging di Vinitaly.
Una cosa che lo aiuta nei momento di difficoltà, è il suo motto: “Difficile ma non impossibile”.
Qual era il tuo sogno da bambino?
Il mio sogno da bambino era quello di guidare trattori! Ero ossessionato… non pensavo ad altro! Scattavo dalla sedia ogni volta che ne sentivo passare uno vicino a casa e quando lo utilizzava mio papà, farci un giro mi mandava in estasi!
Come hai scoperto la passione per questo lavoro? Prima di cosa ti occupavi?
Ho cominciato l’avventura della mia piccola azienda nel 2012. Ho deciso che questa data dovesse far parte anche del logo aziendale: Bigagnoli since 2012. La passione per l’agricoltura, la vigna e il vino c’è sempre stata fin da bambino e poi, crescendo, ho seguito un percorso scolastico ad indirizzo agrario, concluso nel 1998 con la maturità. Da allora una serie di lavori sempre nel settore, fino al 2004 quando sono stato assunto nel laboratorio analisi dove tutt’oggi lavoro.
Porto avanti due lavori contemporaneamente: dalle 8:30 alle 18 sono un tecnico di laboratorio, analisi chimiche e sensoriali su vini e alimenti poi, dalle 18:01, divento imprenditore agricolo della mia minuscola realtà. Mezzo ettaro di vigneto che conduco personalmente e dal quale produco i miei vini. Ad oggi non è una vera e propria professione ma un progetto al quale sto dedicando tutto me stesso, spesso anche a discapito del tempo che dovrei dedicare alla mia famiglia, perché tutto il tempo libero lo utilizzo per il mio progetto di vino!
Quali persone ti hanno appoggiato nel perseguire la tua strada professionale?
Le persone che mi hanno sempre appoggiato sono stati i componenti della mia famiglia d’origine, mia moglie, gli amici e tutti quelli che, fin dalla prima vendemmia, hanno creduto in me e mi hanno supportato in questo progetto un po’ anomalo rispetto alle altre realtà enologiche presenti nella mia zona, ma anche nel resto d’Italia.
Quali sono stati i momenti difficili in cui hai pensato di lasciare la carriera?Cosa fai quando incontri momenti di difficoltà?
Momenti difficili ce ne sono stati parecchi e ce ne sono tuttora. Purtroppo, il fatto di partire dal nulla, ti rende sempre tutto più difficile: man mano che vai avanti, scopri che quello che ti sembrava semplice in realtà non lo è, sbatti il naso contro quelle che sono le assurdità di certe leggi e della burocrazia in genere; ed è lì che ti viene voglia di mollare… ma poi ti fermi, respiri, ne parli e trovi una soluzione che spesso non è quello che stavi sognando, non è la cosa perfetta che girava nella tua testa, ma ti adatti se serve ad andare avanti e far procedere il tuo cammino.
Quali sono le caratteristiche che, secondo te, servono per raggiungere i propri traguardi?
Le caratteristiche che servono per raggiungere i propri traguardi sono la caparbietà mescolata alla competenza, tanta umiltà, fame di sapere, far tesoro dei consigli di tutti, non sottovalutare mai nessuno considerandolo “uno che ne sa più di te!”
Cosa ti senti di consigliare a chi fatica a trovare la propria strada?
A chi fa fatica a trovare la propria strada… consiglio di provarne quante più possibili! Se sarà la strada dalla quale non vorrai più a tornare indietro, allora sarà quella giusta, la tua, quella che ti darà più soddisfazioni, anche se avrà delle buche e dei semafori. Purtroppo oggi viviamo in un momento storico nel quale sembra tutto più difficile da attuare, ma abbiamo la fortuna di avere a nostra disposizione molti più mezzi, molti dei quali gratuiti, tipo la rete, che ci permettono, con un po’ di fantasia ingegno e intelligenza, di andare dove vogliamo!
Chiudo con il mio motto, la mia frase guida; la sentii per la prima volta, qualche anno fa, pronunciata in un italiano che lasciava un po’ a desiderare, il mio allenatore sudafricano di rugby: “Difficile ma non impossibile”.
Ogni volta che devo affrontare un problema, quando qualcosa va storto, quando hai dato il massimo ma non ottieni il risultato sperato, quando pensi che quello che stai facendo possa essere una perdita di tempo che non ti porterà da nessuna parte, nella mia testa mi ripeto queste 4 parole, faccio un bel respiro e mi rimetto a lavorare di brutto!
Ti è venuta voglia di gustarti un buon bicchiere di vino? Puoi scoprire i prodotti di Bigagnoli since 2012 nel sito internet, oppure resta aggiornato attraverso i profili social di bigagnoliwines: facebook, twitter, instagram.