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Esplorare per uscire dalla propria "comfort zone"Professionista di Successo
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Mattia Vettorello, 25 anni di Conegliano (Treviso), esploratore.

Un giovane viaggiatore dei nostri tempi che considera il viaggio come occasione per conoscere e crescere all’insegna della condivisione.

In quest’ottica ha dato vita al progetto “Frostscape“.

Viaggiare per spingersi oltre i propri limiti ed uscire dalla propria “comfort zone”.

Esploratore è colui che vive a stretto contatto con le persone dei luoghi che visita, assorbendone la cultura, i modi di fare e di pensare. Esplorare vuol dire anche comprendere quello che ci circonda, la natura in tutta la sua grandezza. E, in ultima analisi, esplorare vuol dire capire maggiormente se stessi, guardandosi dentro e superando i propri limiti.

La sua sfida è stata esplorare a piedi l’Islanda, un viaggio di oltre 800 chilometri, in totale solitudine, circondato da ghiacci e vulcani. Un viaggio portato a termine con successo. Un viaggio raccontato nel libro “Materia instabile“, pubblicazione che ha l’obiettivo di portare il lettore in Islanda e far vivere un’avventura straordinaria.

Ora pensa già al prossimo viaggio: la destinazione? Nepal.frostscape000

 

Qual era il tuo sogno da bambino?

Da “bocia” (ragazzino), come si dice dalle mie parti, volevo fare l’architetto o ingegnere perché vedevo la passione che ci metteva mia cugina e il suo compagno, attuale marito, in quello che realizzavano. Sin dalle scuola medie, durante le lezioni disegnavo spesso in un foglietto delle case. Super Easy. Alla fine ho studiato Design e progettare è quello che più mi piace fare.

 

Come hai scoperto la passione per quello che fai? Prima di cosa ti occupavi?

Ci sono tante cose che mi appassionano, anche molto diverse tra loro, ma tutte accomunate dallo stesso minimo comune denominatore: la progettazione. Adesso faccio l’esploratore, però continuo sempre la mia carriera da designer. E non mi precludo di fare altro che sia legato alla progettazione.

 

Quali persone ti hanno appoggiato nel perseguire la tua strada?frostscape001

Sicuramente Mamma e Papà, che mi hanno sostenuto e saggiamente consigliato, insieme agli zii e ai cugini. Ma non solo, anche gli amici, che mi sono stati accanto durante la mia lunga assenza da casa.

E poi, i nuovi amici quelli conosciuti in giro per il mondo, che mi hanno incoraggiato durante i miei progetti. Sono contento di avere persone fantastiche intorno a me.

 

Quali sono stati i momenti difficili in cui hai pensato di mollare?

Quando ho scelto di intraprendere un progetto diverso e non semplice da far capire, mi sono trovato a sentirmi dire diversi “NO”. Questi momenti sono stati i più difficili, soprattutto all’inizio, poi ho visto che la cosa iniziava a piacere. Ho ricevuto feedback positivi dalle persone che mi stavano accanto e non solo da loro. Questo mi ha dato lo stimolo per impegnarmi maggiormente, portare a termine il progetto Frostscape e la prima avventura in Islanda.

 

Cosa fai quando incontri momenti di difficoltà?

Quando incontro delle difficoltà, cerco di vederle dalla parte che mi fa più comodo ovvero dal lato motivazionale. La prendo come una nuova sfida e dunque un ostacolo si trasforma in un punto di forza.

 

Quali sono le caratteristiche che, secondo te, servono per raggiungere i propri traguardi?frostscape003

Non vorrei essere banale e ripetitivo: Determinazione e metodo, sono aspetti chiave. Oggi, sempre più, serve anche della sana auto-motivazione e rispetto oltre a cercare di differenziasi in quello che si fa.

 

Cosa ti senti di consigliare a chi fatica a trovare la propria strada?

Provare e riprovare. Di mettersi in gioco e non aver paura di cadere.

 

Anche a te è venuta voglia di uscire dalla tua comfort zone e iniziare un viaggio con Mattia? 🙂 Contattalo qui oppure visita la pagina facebook 

 

Barbara Vangelista
Barbara Vangelista
"Non tentare è il primo fallimento."

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