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Essere artefici del proprio destino: ecco come ha fatto Silvia…

Silvia Berra, quarantenne di Busto Garolfo, comune della provincia di Milano, si è laureata in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni a Torino. Dopo la laurea ha maturato un’esperienza lavorativa decennale nella gestione delle risorse umane.

Un giorno però è arrivato il licenziamento. Per oltre un anno ha cercato una nuova occupazione, ma le risposte che ha ricevuto non sono state positive. Nonostante la situazione, non si perde d’animo e trova il modo per occupare le sue giornate: crea oggetti e accessori per la casa partendo da materiali destinati ad essere buttati.

Il crescente consenso e l’apprezzamento che incontra tra le persone che vedono le sue realizzazioni, la portano ad aprire, a dicembre 2013, il “Laboratorio Creativo by All – Pro”.

Il suo motto: nulla si butta, tutto può avere nuova vita.

Adotta la filosofia delle 3R: Riduci, Riusa, Ricicla.

In questo modo viene stimolata la creatività e viene recuperata la tradizione artigiana, portando innovazione, fantasia e sostenibilità nelle nostre abitazioni.

E così i cerchioni di una bici e dei coltelli danno vita a lampada da tavola, barattoli in latta e ritagli di cintura si trasformano in originali portaposate che regalano un tocco insolito alla tavola da pranzo, assi di legno e vasetti di omogeneizzato diventano delle mensole portaspezie, del legno e dei tappi di bottiglie di vino vengono convertiti in un quadro porta presine: tutto viene trasformato e prende una nuova vita.

 

Qual era il tuo sogno da bambina?

Da piccola mi piaceva l’idea di occuparmi di arredamento: diventare interior designer, l’architetto degli interni.

Mi piaceva tanto il lavoro di mio papà che si occupava di montaggio di arredi su misura e mi piaceva l’idea di idearli e progettarli.

Poi però ho seguito un percorso di formazione umanistica. Il diploma di maturità magistrale e la laurea in psicologia dopo. Per un bel po’ di anni il mio sogno è rimasto chiuso nel cassetto.

 

Come hai scoperto la passione per questo lavoro? Prima di cosa ti occupavi?silvia berra-laboratorio-creativo

Per oltre 10 anni ho operato nel campo delle risorse umane, occupandomi di tutte quelle attività inerenti alla selezione, alla gestione del personale, di clima organizzativo e di corsi di formazione. Fino a quando, a seguito del licenziamento, il cassetto contenente il sogno che avevo da piccola, si è riaperto.

In quel periodo di disoccupazione ho dovuto affrontare mille dubbi e perplessità, in quanto non riuscendo a ricollocarmi nel mondo del lavoro (tanti curricula inviati per posizioni aperte nel campo delle HR – ufficio risorse umane, direzione del personale, selezionatore, formatore, ma nessuna risposta per un inserimento e assunzione…), ho voluto rendere produttive le mie giornate, dando sfogo alla mia vena creativa.

Chiusa nel garage di casa ho iniziato a fare un po’ la maschiaccia, sperimentando attrezzi da falegnameria, provando a creare oggetti con materiali di recupero: scarti di legno, plastica, vetro, pelle, ecc.

Trovavo piacevole questo passatempo, da cui traevo nuovi stimoli, delle sfide nel riuscire a creare nuovi oggetti e complementi di arredo.

 

Quali persone ti hanno appoggiata nel perseguire la tua strada professionale?

I famigliari in primis e poi gli amici e i conoscenti a cui mostravo le mie nuove creazioni. Ricevevo tanti complimenti, tanti stimoli ad andare avanti, a provare… risposte che invece non arrivavano dal mondo delle aziende a seguito dei curricula e dei colloqui sostenuti.

 

Quali sono stati i momenti difficili in cui hai pensato di lasciare la carriera? 

Quando ho appreso di essere licenziata mi è caduto il mondo addosso, quasi quarantenne, una vita a studiare ad incrementare le proprie competenze frequentando master e corsi, per poi di punto in bianco essere a piedi.

Una delusione e una continua frustrazione.

Poi un bel giorno mi sono detta: Silvia non esiste che tu faccia gestire la tua vita da queste cose, prendi il toro per le corna ed affrontalo. E cosi è stato.

Ho ripreso in mano il mio sogno, anzi l’ho perfezionato: oggi in Laboratorio Creativo mi occupo di creare complementi di arredo con materiali di recupero ma soprattutto di decorazione del mobile. Recupero vecchi mobili (quelli che chiamo i mobili della nonna, degli anni 50, 60 ,70) per dare loro nuova vita decorandoli in stile shabby, country, decape, o decoupage per ricontestualizzarli negli arredi delle nostre case.

Organizzo corsi di formazione per insegnare queste tecniche, con la speranza che queste passioni possano diventare uno spunto per creare nuove occupazioni, nuovi stimoli lavorativi e allo stesso tempo condividendo la filosofia e la cultura del riciclo.silvia-berra-all-pro

 

Quali sono le caratteristiche che, secondo te, servono per raggiungere i propri traguardi?

Voglia di mettersi in gioco, capacità di essere proattivi, determinazione, credere in se stessi e non nel sistema. Siamo noi gli artefici del nostro destino.

 

Cosa ti senti di consigliare a chi fatica a trovare la propria strada?

Ognuno di noi ha delle passioni, degli hobby, dei sogni… che possono essere trasformati in un nuovo percorso.

Fai che succeda, è un po il mio motto: fai lo rivolgo a me però, nel senso che sono solo io a fare realizzare ciò che voglio.

 

Potete vedere i lavori di Silvia nella pagina facebook, oppure visitando il suo sito internet.

 

Barbara Vangelista
Barbara Vangelista
"Non tentare è il primo fallimento."

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